IL BOSCO DI DOMANI DI MANUELA CARRANO

Di Carrano si riconosce una coerenza poetica incentrata sul tema della metamorfosi della natura secondo un meccanismo in bilico tra presente e futuro, memoria, nostalgia, artificiale e naturale. Carrano elabora una sferzata critica della società ipertecnologica all’uomo dominatore e distruttore della Natura, di cui non si sente ospite come dovrebbe, ma padrone supremo.
L’istallazione site-specific Il bosco di domani (2016)è stata ideata per uno spazio di passaggio dell’aeroporto di Malpensa e questi alberi dipinti su lino assurgono a simbolo del ciclo della vita, morte, rinascita, conoscenza e soprattutto coscienza critica, rielaborando antiche credenze naturali perdute, che nell’albero individuano anche entità animate.
Carrano ha dipinto fra gli altri : L’Albero della Speranza, Il mio Albero, Siamo in Gabbia, Dendrite…. da vedere più che raccontare, con l’obiettivo di “illuminarci” sul perduto rapporto di scambio tra terra, natura, uomo, cielo e vita.
Stupisce in questo ambiente interno dell’aeroporto una parata di maestosi alberi secolari in bilico tra natura, mito e leggenda. Farfalle nere, versi di poesie e racconti in cui il tema è la critica alla iper-modernità contro la Natura, s’incontrano nel giardino della Speranza di un futuro migliore. Questo è il messaggio di Carrano a noi argonauti dalle esistenze vaganti nell’ignoto futuro.

Jacqueline Ceresoli